Il 19 Maggio, a Varese, è scesa in piazza Coldiretti, la maggiore associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, raccogliendo adesioni per una petizione diretta all’Unione Europea: basta etichette anonime.
Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, informa che il valore del falso Made in Italy ha subito un aumento del 70% negli ultimi 10 anni, con un ammontare di circa 100 miliardi di euro. Le frodi alimentari sono all’ordine del giorno e in tutto il mondo vengono venduti alimenti che non sono realmente prodotti nel nostro paese, provocando così un danno all’economia e talvolta all’immagine italiana. Una maggior trasparenza della provenienza non è utile soltanto ai produttori, ma ancor di più ai consumatori, che hanno il diritto di sapere con certezza la vera origine di ciò che stanno acquistando, oltre ai metodi dilavorazione e produzione.
La richiesta di Coldiretti, e delle altre realtà che condividono l’iniziativa a livello internazionale, alla Commissione Europea consiste nel rendere obbligatorie, sulle etichette alimentari, tutte quelle informazioni che identificano con precisione un prodotto, per una questione di trasparenza nei confronti di chi acquista, per ottenere una tracciabilità, finalizzata ad una maggiore sicurezza alimentare e, in ultimo ma non per ultimo, per prevenire le falsificazioni che danneggiano il commercio di beni alimentari.
Una battaglia necessaria per una giusta consapevolezza dei cittadini italiani ed europei.